ristrutturare

Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso di ristrutturazioni, sia per le agevolazioni statali di cui recentemente si è molto dibattuto, sia perché prima o dopo arriva per tutti il momento di intervenire per manutenere il proprio appartamento.

Sono diversi i fattori da tenere in considerazione, dai permessi necessari per far partire i lavori fino ad arrivare allo smaltimento dei calcinacci in corso d’opera e alla fine degli interventi. Orientarsi non è sempre facile, ecco perché è necessario provare a fornire delle coordinate.

Quali permessi richiedere?

Esistono diversi tipi di interventi, e quando si decide di ristrutturare il proprio appartamento è importante conoscere le differenze, per capire quali permessi richiedere. Si parte dalla manutenzione ordinaria per poi arrivare alla manutenzione straordinaria e alle opere di ristrutturazione edilizia vera e propria.

Manutenzione ordinaria

La manutenzione ordinaria include gli interventi che non vanno a modificare la struttura dell’appartamento. Alcuni esempi possono essere le opere di tinteggiatura o la riparazione dei sanitari.

Generalmente non è necessario nessun permesso particolare, tranne in alcuni casi specifici, come per esempio l’installazione di pannelli solari, che richiedono la CIL, la comunicazione di inizio lavori. Per ottemperare a questa necessità, si dovrà compilare un modulo con i dati catastali dell’immobile e quelli relativi ai lavori in corso, e presentarlo allo sportello unico per l’edilizia dell’amministrazione del proprio comune.

Manutenzione straordinaria

Gli interventi di manutenzione straordinaria invece prevedono una modifica strutturale o servono per accorpare due immobili, o frazionarne uno, senza variare i volumi complessivi e le destinazioni d’uso. In questo caso, per gli interventi più leggeri sarà necessario presentare la CILA, la comunicazione di inizio lavori assertata, da stilare con l’aiuto obbligatorio di un geometra.

Per interventi invece strutturali, che richiedono demolizioni e ricostruzioni, e per quelli di ristrutturazione edilizia vera e propria, il permesso da presentare è la SCIA, cioè la segnalazione certificata di inizio attività, da far inviare a un tecnico professionista. Al termine dei lavori, poi, lo stesso tecnico supervisore dovrà inviare la comunicazione di fine lavori e un certificato di collaudo che attesti la riuscita degli interventi.

I lavori sono terminati, e adesso?

Al termine dei lavori e talvolta anche durante gli stessi, ci si trova spesso davanti al problema dello smaltimento dei calcinacci. La soluzione migliore è quella di noleggiare attrezzatura professionale da far utilizzare poi a tecnici specializzati.

Aziende come smaltimentocalcinacci.roma.it danno la possibilità di noleggiare dei contenitori di dimensioni molto importanti, facilmente trasportabili grazie a veicoli adatti allo scopo. Con una spesa più che ragionevole il problema dei calcinacci da smaltire sarà risolto.

Grazie al personale di comprovata esperienza e all’aiuto fornito in fase di installazione e trasporto, calcinacci e altri materiali da smaltire durante la ristrutturazione potranno essere trasportati con facilità verso la più vicina discarica, nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti. Per avere un preventivo i spesa visita la pagina dedicata al: Noleggio Cassoni Scarrabili Roma