profumi

Il mondo iconico dei profumi si contraddistingue per l’esistenza di numerose sfaccettature. Una di queste riguarda la profumeria di nicchia. Universo che, a ragion veduta, può essere definito artistico, è davvero tutto da scoprire. Tra creazioni speciali come Matiere Premiere profumo, frutto del naso di Aurelien Guichard, e altre meraviglie, il fascino davvero non manca.

Oggi come oggi, il mondo della profumeria di nicchia è ancora poco conosciuto. Se ti interessa scoprire qualcosa di più in merito alle sue peculiarità, nelle prossime righe puoi trovare cinque cose che bisogna assolutamente sapere su di esso.

Il primo profumo di nicchia

Quando è nata la profumeria di nicchia? Secondo le convenzioni del settore, tutto sarebbe partito dalla creazione della cosiddetta Acqua della Regina, prodotta per Caterina de Medici nel 1533 dai frati domenicani di Santa Maria Novella. Che caratteristiche aveva questa storica fragranza? Un’essenza dominante a base di sentori agrumati. Nell’ambito degli accordi dominanti, era possibile chiamare in causa il bergamotto di Calabria.

A diversi secoli da allora, l’Acqua della Regina fa ancora oggi parte delle chicche proposte dall’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, un vero e proprio tempio per gli appassionati e i professionisti del mondo delle fragranze.

Tornando un attimo alla sua storia, ricordiamo che la fragranza sopra descritta fu regalata da Caterina de Medici a Enrico II di Valois, re di Francia dal 1547 al 1599.

La concentrazione del mercato

Quali sono le caratteristiche del mercato attuale della profumeria di nicchia? Rispondere a questa domanda significa chiamare in causa i dati dell’Osservatorio Economico sulla Profumeria Artistica. In occasione di un evento fondamentale per il settore del fashion e della bellezza come Pitti Immagine, è stato possibile mettere in evidenza, nel 2019, un fatturato di 700 milioni di euro nel 2018, in crescita rispetto al periodo precedente.

Un dato ancora più interessante ha riguardato la concentrazione del mercato. Numeri alla mano, a coprire il 60% circa del giro d’affari del settore erano, ai tempi, circa una quindicina di aziende.

I canali di promozione

Guardando alla profumeria di nicchia moderna, non si può non notare che, rispetto a quella di massa, i canali di promozione sono diversi. Fin da quando il mondo della profumeria artistica è diventato più accessibile – il tutto senza stravolgere le sue peculiarità primarie – le case di produzione hanno scelto di far conoscere le proprie creazioni attraverso riviste di settore piuttosto che tramite campagne destinate al grande pubblico.

Un profumo da regina

Come hai avuto modo di vedere nelle righe precedenti, raccontare la storia dei profumi di nicchia significa, per forza di cose, incrociare le storie delle famiglie reali. Per quanto riguarda il quadro attuale, un doveroso cenno va dedicato al profumo più amato dalla Regina Elisabetta II.

La fragranza in questione è nota con il nome di White Rose. A produrre questa opera d’arte olfattiva è la maison Floris, una realtà legata a filo doppio ai Royals inglesi da diversi secoli. Il profumo appena citato, dominato da un sentore di garofano, ha un ruolo particolarmente importante nella vita della sovrana più famosa del mondo. Elisabetta, infatti, lo ha indossato in occasione delle sue nozze con il Principe Filippo il 20 novembre 1947.

Profumi da donna o da uomo?

I profumi di nicchia sono da donna o da uomo? Una cosa che forse non tutti sanno è che queste fragranze sono unisex. Il motivo è legato al fatto che la medesima fragranza ha effetti diversi sulla pelle degli uomini e delle donne. Come mai? Per via delle differenze relative sia alla composizione, sia alla temperatura. Ecco perché, nel momento in cui si esplora il mondo della profumeria artistica con lo scopo di scegliere una specifica fragranza, l’unico criterio che bisogna seguire è il piacere dell’olfatto e della vista davanti al flacone.