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Roma barocca: itinerario tra chiese e piazze storiche

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di Redazione

06/10/2025

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Roma barocca non è solo un'epoca storica o uno stile artistico, ma un vero e proprio viaggio nel cuore pulsante della città eterna, dove arte, fede e teatralità si fondono in una miscela affascinante e unica. Percorrere le strade di Roma barocca significa entrare in un museo a cielo aperto in cui ogni edificio, ogni fontana, ogni angolo racconta la storia del Seicento romano, epoca in cui la città fu il centro indiscusso della cristianità e della produzione artistica europea. L’arte barocca nasce a Roma sul finire del Cinquecento, come risposta ai dettami della Controriforma. La Chiesa Cattolica, impegnata a riaffermare il proprio potere spirituale dopo la Riforma protestante, utilizza l’arte come strumento di comunicazione e coinvolgimento emotivo. Le chiese barocche di Roma diventano così teatri della fede, spazi pensati per stupire e commuovere i fedeli, con l’obiettivo di avvicinarli al mistero del divino attraverso la bellezza sensoriale. Due dei protagonisti assoluti di questo periodo sono Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, architetti e scultori rivali che hanno impresso il proprio genio su monumenti e piazze che ancora oggi definiscono l’identità visiva di Roma. Bernini, con la sua vena teatrale e il suo senso del movimento, e Borromini, con la sua ricerca di forme geometriche audaci e spirituali, rappresentano due anime complementari dell’universo barocco romano. L’itinerario nella Roma barocca parte dal centro storico, dove in poche centinaia di metri si possono ammirare alcune delle più importanti chiese barocche di Roma, insieme a fontane e palazzi che testimoniano il fasto dell’epoca. Il punto di partenza ideale è Piazza Navona, una delle piazze più celebri della città, costruita sulle rovine dello Stadio di Domiziano. Qui si trovano due opere emblematiche del barocco romano: la Fontana dei Quattro Fiumi, capolavoro di Bernini, e la Chiesa di Sant'Agnese in Agone, frutto della collaborazione – e della rivalità – tra Borromini e Rainaldi. La piazza è una rappresentazione perfetta dello spirito della Roma barocca: scenografica, dinamica, pensata per stupire e coinvolgere. Poco distante, si incontra la Chiesa di San Luigi dei Francesi, celebre per i tre capolavori di Caravaggio dedicati a San Matteo. Anche se Caravaggio è un artista più vicino al naturalismo che al barocco pienamente sviluppato, la sua influenza è fondamentale nel definire l’intensità emotiva che caratterizzerà tutta l’arte barocca. Questo spirito si ritrova nella vicina Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, capolavoro assoluto di Borromini. Con la sua cupola elicoidale e la pianta geometrica a stella, questa chiesa è un inno all’intelligenza creativa e alla spiritualità architettonica, simbolo della complessità concettuale della Roma barocca. Lungo il percorso, un’altra tappa fondamentale è la Chiesa del Gesù, madre spirituale di tutte le chiese barocche di Roma. Costruita già nel tardo Cinquecento, la chiesa diventa un modello per lo stile barocco grazie alla sua pianta a croce latina, la cupola imponente e gli affreschi illusionistici della volta, realizzati da Baciccio. Entrare nel Gesù significa essere avvolti da un trionfo di luce, colore e movimento, dove lo spazio architettonico si dissolve nella dimensione spirituale.

Da Piazza di Spagna a San Pietro: l’anima scenografica della Roma barocca

Un altro snodo fondamentale dell’itinerario barocco è Piazza di Spagna, dominata dalla celebre scalinata di Trinità dei Monti. Sebbene la scalinata sia di epoca settecentesca, tutta l’area circostante riflette l’estetica barocca con la sua armonia compositiva e il gusto per la teatralità. Il percorso prosegue verso la Fontana di Trevi, emblema dell’arte barocca più tarda, ma fortemente ispirata alle scenografie monumentali di Bernini, che fu il primo a ideare il progetto della piazza. Avvicinandosi al Vaticano, la Roma barocca trova la sua espressione più maestosa nella Piazza San Pietro, capolavoro urbanistico firmato da Gian Lorenzo Bernini. Il colonnato ellittico che abbraccia i fedeli come le braccia della Chiesa è una delle immagini più iconiche dell’architettura barocca mondiale. Bernini progetta la piazza come un palcoscenico perfetto, capace di accogliere migliaia di persone in un abbraccio visivo e simbolico. È qui che la Roma barocca raggiunge il suo apice, fondendo religione, architettura e urbanistica in una sinfonia perfetta. Poco distante si trova la Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, altra perla del barocco berniniano. Nonostante le dimensioni ridotte, questa chiesa è considerata uno degli esempi più raffinati di architettura barocca grazie all’uso della luce, alla ricchezza dei materiali e alla scenografia interna che culmina nell'altare maggiore. Bernini, che la definiva il suo progetto più amato, ha saputo infondere spiritualità e grazia in uno spazio contenuto, dimostrando che il barocco non ha bisogno di grandi dimensioni per stupire. Il percorso può concludersi nella zona del Quirinale, dove si trova la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, autentico gioiello progettato da Borromini. Questa piccola chiesa è una delle opere più innovative dell’intero barocco romano. La facciata ondulata, la pianta ovale e la cupola decorata con una complessa trama geometrica rappresentano l’essenza della ricerca borrominiana: un’architettura pensata non solo per impressionare, ma per elevare lo spirito attraverso la forma. In tutta Roma, le chiese barocche sono moltissime, e ognuna racconta una storia unica. Dalla Chiesa di Santa Maria della Vittoria, con l’Estasi di Santa Teresa di Bernini, alla Chiesa Nuova dei Filippini, passando per la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, celebre per il suo affresco illusionistico della volta e la finta cupola, il barocco romano continua a parlare al visitatore contemporaneo con la stessa forza emotiva e spirituale con cui fu pensato secoli fa.

Un’eredità eterna scolpita nella pietra

Visitare la Roma barocca significa intraprendere un viaggio non solo artistico, ma anche interiore. Le chiese barocche di Roma non sono semplici edifici religiosi: sono esperienze sensoriali, progetti totali in cui architettura, pittura e scultura si fondono per trasmettere un messaggio potente e universale. Bernini e Borromini, con il loro linguaggio espressivo e innovativo, hanno trasformato Roma in un teatro sacro a cielo aperto, dove ogni angolo racconta l’ambizione di un’epoca e la grandezza di una città. La Roma barocca non è solo un capitolo della storia dell’arte, ma un’eredità viva che continua ad affascinare milioni di visitatori ogni anno. In un mondo dominato dalla fretta e dalla superficialità, l’esperienza del barocco romano ci invita a rallentare, ad alzare lo sguardo, a lasciarci coinvolgere dalla bellezza. È un invito a riscoprire la meraviglia, il mistero e la potenza comunicativa dell’arte.
Redazione

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