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Roma apre le porte ai suoi tesori nascosti con Musei Diffusi

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di Redazione

03/10/2025

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Con la terza edizione di Musei Diffusi, l’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros invita cittadini e visitatori a un percorso insolito tra luoghi che raramente entrano nelle guide turistiche. Un viaggio che attraversa periferie, memorie archeologiche e architetture contemporanee, in un anno in cui il Giubileo offre lo sfondo ideale per valorizzare ciò che di solito resta invisibile.

L’iniziativa è frutto del bando di Roma Capitale – Ufficio di Scopo Giubileo delle Persone e Partecipazione, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, ed è pensata come un’occasione per riscoprire la città non nei suoi monumenti più noti, ma nei segni disseminati tra i quartieri, nelle chiese moderne e nelle aree archeologiche periferiche.

Un calendario che intreccia memoria e creatività

Il programma prende avvio il 2 ottobre con la presentazione ufficiale alla Casa della cultura e dello sport “Silvio di Francia”. Il 18 ottobre saranno i murales del Museo di Arte Urbana sulle Migrazioni a dare voce alle storie di chi ha trasformato Roma con il proprio vissuto. Il 22 ottobre la Chiesa di Dio Padre Misericordioso, disegnata da Richard Meier, offrirà un raro esempio di architettura religiosa contemporanea. Il 4 dicembre, infine, l’attenzione si sposterà sull’area archeologica del Sessorium a Santa Croce in Gerusalemme, un luogo che testimonia le molte vite della capitale.

Ogni appuntamento prevede visite guidate gratuite, aperte senza limitazioni di età o lingua, con turni pensati per garantire a tutti la possibilità di partecipare.

Le periferie come chiave di lettura di Roma

Musei Diffusi restituisce senso e visibilità a spazi spesso percepiti come marginali, trasformandoli in nodi fondamentali della storia urbana. Il progetto mostra come l’arte, l’archeologia e l’architettura possano raccontare una città complessa, in cui il centro e la periferia si riflettono a vicenda e contribuiscono insieme a definire l’identità collettiva di Roma.

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