La solitudine in due stanze: Janáček e Poulenc in scena a Roma
di Redazione
16/10/2025
L’Opera di Roma dedica la settimana dal 18 al 24 ottobre 2025 a un dittico intenso e poetico, “Il diario di uno scomparso / La voix humaine”, in scena al Teatro Nazionale con la regia di Andrea Bernard. Il progetto mette in dialogo due compositori lontani — Janáček e Poulenc — per indagare le ombre della solitudine e le ferite dell’amore perduto.
Due camere, un’unica condizione dell’anima
Bernard, vincitore dell’European Opera-directing Prize nel 2016, immagina le due vicende ambientate in stanze contigue dello stesso albergo, un “non-luogo” di transito che diventa metafora dell’esistenza.
«La solitudine non è isolamento ma condizione dell’anima, capace di trasformare lo spazio e il tempo in gabbie invisibili», afferma il regista.
Le scene di Alberto Beltrame danno corpo a questo concetto attraverso una doppia ambientazione speculare: due universi che si sfiorano senza mai incontrarsi, separati da pareti sottili e da un destino che si ripete in forme diverse.
Musica, intimità e tormento
Il diario di uno scomparso di Janáček racconta la passione del giovane Jan per la zingara Zefka, un amore che lo spinge ad abbandonare tutto. La voix humaine di Poulenc, invece, trasforma una telefonata d’addio in un monologo di disperazione. Entrambe le opere, unite in questo allestimento, esplorano l’abisso dell’incomunicabilità attraverso la voce e il pianoforte, strumento che in questa versione accompagna entrambe le partiture.
Il pianista Donald Sulzen, del Munich Piano Trio, porta sul palco una lettura intima e struggente, capace di restituire la tensione psicologica dei due racconti.
Un dittico che parla di anime in attesa, di stanze che diventano specchi dell’interiorità, di amori che sopravvivono nel silenzio.
Per informazioni e prenotazioni: Opera di Roma – Il diario di uno scomparso / La voix humaine
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