Influenza stagionale, l'Ordine dei Medici di Roma avverte: "Il virus di quest'anno sarà più virulento"
di Redazione
03/09/2025
Stefano De Lillo, vicepresidente dell'Omceo, sottolinea l'importanza della vaccinazione per proteggere i singoli e il sistema sanitario
Il virus influenzale che arriverà in Italia nel prossimo autunno potrebbe presentare una particolare virulenza. L'avvertimento giunge da Stefano De Lillo, vicepresidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma, che ha analizzato i dati provenienti dall'emisfero australe, in particolare dall'Australia, dove la stagione influenzale è già in corso. Secondo De Lillo, il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso le Regioni, si è già attivato per far fronte alla situazione, con i medici di base che hanno già richiesto i quantitativi di dosi di vaccino necessari. De Lillo ha sottolineato come la vaccinazione antinfluenzale rappresenti uno strumento fondamentale non solo per la protezione individuale, ma anche per il raggiungimento di un'immunità di comunità. "Come ogni anno," ha ricordato, "non solo abbiamo la possibilità di tutelare noi e i nostri figli, ma anche di realizzare quella immunità di gregge, quella immunità sociale, che permetta di proteggere anche quanti non possono fare il vaccino." Questo approccio, ha spiegato, comporterebbe una significativa riduzione dei costi economici e, soprattutto, dei rischi di morbilità e mortalità associati all'influenza. Il vicepresidente dell'Omceo ha evidenziato il primato di longevità dell'Italia, un risultato che impone una particolare attenzione alla prevenzione. "Dobbiamo essere consapevoli, intelligenti e accorti nel continuare sulla strada della prevenzione, garantita proprio dalla vaccinazione antinfluenzale stagionale," ha dichiarato De Lillo. La campagna vaccinale si rivolge a diverse fasce della popolazione: è raccomandata per i bambini, che possono ricevere il vaccino presso gli studi dei pediatri di famiglia, e per le persone considerate più fragili, in particolare gli over 65. La vaccinazione è inoltre indicata per coloro che presentano un rischio aumentato a causa di patologie preesistenti, come il diabete, le malattie respiratorie o quelle cardiovascolari. De Lillo ha poi posto l'accento sulle ricadute positive della vaccinazione sul sistema sanitario nel suo complesso. Una copertura vaccinale ampia, infatti, contribuirebbe a ridurre la pressione sui Pronto Soccorso, evitando un afflusso eccessivo di pazienti con sintomatologia influenzale. "Questo impedirà quell'afflusso esagerato nei Pronto Soccorsi," ha spiegato, "un vero e proprio carico sul Servizio Sanitario Nazionale che danneggerà inevitabilmente anche la possibilità di assistenza per quanti finiranno proprio in Pronto Soccorso per altre patologie." In conclusione, il vicepresidente dell'Ordine dei Medici di Roma ha ribadito la sicurezza e l'efficacia del vaccino antinfluenzale. "Questo vaccino è assolutamente testato e sicuro e dobbiamo diffonderlo per la nostra sicurezza e per quella dei nostri cari," ha concluso De Lillo, lanciando un appello alla responsabilità individuale e collettiva in vista della prossima stagione autunnale.Articolo Precedente
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