“Excellence Food Innovation 2025”: Roma Capitale porta in fiera le sue eccellenze e le politiche del cibo
di Redazione
04/11/2025
Dal 3 al 7 novembre, negli spazi di Officine Farneto, Roma si fa ambasciatrice del gusto e della sostenibilità partecipando alla dodicesima edizione di “Excellence Food Innovation”, la manifestazione che riunisce produttori, chef e istituzioni per valorizzare l’eccellenza agroalimentare italiana.
Roma Capitale, presente anche quest’anno, accompagna 23 imprese del territorio selezionate tramite bando pubblico, espressione della varietà e della qualità produttiva della città metropolitana.
Le eccellenze romane tra tradizione e innovazione
Tra i protagonisti figurano aziende specializzate in vini e spumanti locali, birre artigianali, olio biologico, miele, formaggi e salumi, ma anche produttori di farine e paste realizzate con grani antichi.
Una vetrina che mette in luce il valore delle filiere corte e la vitalità del tessuto produttivo romano, capace di coniugare rispetto per la tradizione e attenzione all’innovazione sostenibile.
La fiera offre anche momenti di confronto, show cooking e degustazioni, trasformando lo spazio espositivo in un punto d’incontro tra cultura gastronomica, economia e ricerca.
“Cibo è”: il ruolo del cibo nel governo delle città
Tra gli appuntamenti più significativi della rassegna, il talk “Cibo è: governo delle città”, promosso da Roma Capitale, in programma il 4 novembre, con la partecipazione dell’assessora Sabrina Alfonsi e di rappresentanti dei Comuni di Genova, Pesaro e Bologna.
L’incontro si propone di riflettere sulle politiche del cibo come strumento di coesione sociale, di contrasto alle disuguaglianze e di promozione di un’agricoltura urbana e periurbana sostenibile.
“Il cibo è un tema politico nel senso più profondo del termine – ha dichiarato Alfonsi – perché incide sull’ambiente, sulla salute pubblica e sulle relazioni tra cittadini. Un’amministrazione moderna deve governarlo con responsabilità, favorendo l’accesso equo a un’alimentazione di qualità e sostenendo le imprese locali che rispettano la terra e chi la lavora.”
“Excellence” diventa così un racconto collettivo del territorio, dove la cultura del cibo incontra la progettualità istituzionale, offrendo un esempio concreto di come la gastronomia possa essere anche strumento di sviluppo urbano e sociale.
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