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Al lupo, al lupo! Esopo rivive al Teatro Nazionale tra musica e immaginazione

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di Redazione

19/11/2025

TITOLO

Una produzione pensata per parlare ai ragazzi

Il Teatro Nazionale dedica quattro giornate a un titolo che unisce teatro musicale e pedagogia, restituendo nuova energia alle celebri favole di Esopo. Al lupo, al lupo! di Gaetano Panariello nasce come opera capace di creare un legame immediato con il pubblico dei più giovani attraverso un linguaggio musicale moderno e un impianto scenico che gioca con gli spazi, con i tempi e con il ritmo stesso dell’aula scolastica da cui prende avvio la narrazione.

Panariello immagina una scolaresca annoiata, pronta a vivere l’ennesima giornata identica alle altre, quando improvvisamente il teatro irrompe nella routine e la trasforma. Da quel momento, ciò che accade sul palcoscenico diventa un invito a osservare le favole non come racconti distanti, ma come strumenti di lettura della realtà e delle relazioni, con dinamiche che parlano ai bambini di oggi.

Un cast giovane che dà vita alle favole

Gli allievi della Scuola di Canto Corale, diretti da Alberto de Sanctis, costruiscono lo spettacolo con una presenza scenica sorprendente per energia e precisione. Cantano, accompagnano l’azione con gesti, suoni e movimenti, interpretano personaggi simbolici e restituiscono le morali di Esopo attraverso l’impasto sonoro creato da Panariello. Sul palco, accanto a loro, Maria Elena Pepi interpreta la giovane maestra che prova a guidare una classe vivace cercando un equilibrio tra disciplina e immaginazione.

Le sue parole, affidate al libretto, diventano uno degli assi del racconto: la scuola come luogo in cui si impara non solo a leggere e scrivere, ma anche a riconoscere ciò che si prova e a orientarsi nell’“infinita lotta per sopravvivere”, come ricorda l’autore.

Il contributo del progetto “Fabbrica”

La regia di Kamila Straszynska, insieme alle scene di Sofia Sciamanna, ai costumi di Virginia Blini e alle luci di Zofia Pinkiewicz, costruisce un ambiente visivo leggero ma espressivo, dove ogni favola trova un colore e una gestualità che la distingue. Zenoviia–Anna Danchak al pianoforte sostiene una partitura che attraversa generi diversi, creando una colonna sonora vicina al gusto contemporaneo dei bambini e capace di sostenere i passaggi emotivi del racconto.

La prima si terrà domenica 23 novembre alle 19, mentre le recite scolastiche sono previste martedì 25 e mercoledì 26 novembre, entrambe con doppio appuntamento mattutino.

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